PESCARA – Il gip del Tribunale di Pescara, Mariacarla Sacco, ha disposto l’obbligo di dimora per Lucia Zingariello, la segretaria dell’ex assessore regionale alla Cultura, Luigi De Fanis, finita agli arresti domiciliari il 12 novembre scorso nell’ambito dell’operazione "Il Vate", relativa all’erogazione dei contributi regionali per l’organizzazione di eventi culturali. Ieri pomeriggio, Zingariello è stata ascoltata, su sua richiesta, in procura a Pescara dal pm Giuseppe Bellelli, che coordina le indagini. In circa due ore di interrogatorio, la donna si è difesa dalle accuse di concussione, truffa e peculato. Nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip, svoltosi lunedì scorso, si era invece avvalsa della facoltà di non rispondere. Intanto, ieri, sempre il gip ha respinto la richiesta di revoca o sostituzione della misura cautelare, avanzata dai legali di De Fanis, che dunque resta ai domiciliari. Le indagini hanno preso il via dalla denuncia di un imprenditore, che si è rivolto alla forestale dopo le continue richieste di denaro ricevute da parte dell’ex assessore in cambio della erogazione di fondi per l’organizzazione di manifestazioni culturali. Secondo l’accusa, De Fanis avrebbe chiesto tangenti per l’organizzazione del concorso internazionale di musiche da film ‘Mario Nascimbene Award’, e per un evento al Salone del Libro di Torino. Il meccanismo messo in atto sarebbe stato quello di gonfiare le fatture.
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